Le cellule staminali emopoietiche (CSE) sono definite come cellule staminali adulte; in parole semplici, sono cellule immature dotate della capacità di auto-rinnovarsi combinata alla potenzialità di produrre cellule altamente specializzate (differenziate). Le CSE possono dare origine a tutti i tipi di cellule del sangue mediante il graduale passaggio dalla cellula staminale indifferenziata alla cellula matura (tramite il processo chiamato emopoiesi) appartenente ad una delle seguenti tipologie: 1
Le cellule del sangue mature migrano dal midollo osseo al sangue periferico. 1
Si parla di trapianto autologo quando le cellule sono prelevate dalla persona stessa che lo riceve (donatore e ricevente in questo caso coincidono).1 L'ASCT rappresenta una delle opzioni di trattamento per patologie come linfomi, mieloma multiplo e alcuni tumori solidi.2 Diversi studi clinici infatti hanno dimostrato che l'ASCT può portare dei benefici ai pazienti idonei a riceverlo.3
L'ASCT prevede diversi passaggi:4
Le cellule staminali vengono prelevate dal sangue o dal midollo osseo del paziente e conservate.
Il paziente viene sottoposto a chemio- o radio-terapia per distruggere le cellule tumorali.
L'ASCT è una procedura medica molto rigorosa. Per questo ai pazienti, prima del trapianto, vengono prescritti alcuni test per valutarne lo stato di salute e l'idoneità a procedere con il trapianto.4 Tra gli esami che vengono effettuati rientrano le analisi del sangue e delle urine, esami strumentali (radiografia al torace, elettro- ed ecocardiogramma, TAC, PET), l'aspirato del midollo osseo e la biopsia.4
Infatti non tutti i pazienti risultano essere idonei al trapianto di cellule staminali perché non tutti sono in grado di sopportare il regime di condizionamento (la terapia che viene somministrata tra il prelievo delle cellule staminali e il loro reimpianto) e/o gli effetti collaterali del trattamento.4
Le cellule staminali vengono somministrate attraverso un catetere endovenoso. La procedura è simile a quella della trasfusione di sangue.5 La durata del trapianto delle cellule staminali va da 1 a 5 ore.5
Il trapianto di cellule staminali può richiedere alcuni mesi per essere completato.5
Il processo inizia con un trattamento a base di alte dosi di chemioterapia, radioterapia o una combinazione delle due. Questo trattamento dura una o due settimane.5
Una volta terminato, il paziente potrà riposare per alcuni giorni.5
Le cellule staminali infuse, dopo un tempo che può variare dalle 2-3 settimane, riescono a ripopolare il midollo osseo distrutto dalla chemioterapia/radioterapia e iniziano a produrre le nuove cellule del sangue, permettendo al paziente un pieno recupero e la dimissione dall'ospedale.1
Tuttavia, anche quando i valori ematici tornano alla normalità, il sistema immunitario impiega molto più tempo, anche diversi mesi, per riprendersi completamente.5
Il trapianto autologo di cellule staminali può causare degli effetti avversi. I principali rischi sono legati al trattamento con farmaci antitumorali ad alto dosaggio prima della procedura e possono includere: 5
È importante parlarne con il medico per valutarne la gravità e capire come gestirli.5
Poiché i pazienti reagiscono al trapianto di cellule staminali in modi diversi, il medico o il personale sanitario valuterà passo passo lo stato di salute e la risposta al trattamento.5
A causa del trattamento e del tumore stesso, per alcune persone tornare alla vita normale potrebbe non essere facile. Problemi correlati all'immagine corporea, alla sessualità, all'affaticamento, al lavoro, alla sfera emotiva o allo stile di vita potrebbero essere fonte di preoccupazione. 6
Può essere utile parlare di questi problemi con i familiari, gli amici, con altri pazienti o con il personale medico.6
Anche i gruppi di sostegno per i pazienti possono essere d'aiuto fornendo consigli su come gestire gli effetti dei trattamenti.6
In molti Paesi sono disponibili servizi di psiconcologia o servizi telefonici di informazione e assistenza che forniscono ulteriore supporto.6
È molto importante per il paziente scegliere una o più persone (caregiver) che possano supportarlo in questo percorso.4
Tra le altre cose, la disponibilità di un caregiver è uno degli elementi che vengono considerati per valutare l'idoneità al trapianto.4 I caregiver hanno il compito di stare vicino al paziente e fornirgli supporto psicologico ed emotivo, oltre ad aiutarli nella somministrazione di farmaci prima, durante e dopo il trapianto.4
Scarica il booklet informativo sul trapianto autologo di cellule staminali nei pazienti con mieloma multiplo
CP-418279