Fattori di rischio per la WM secondo l’International Prognostic Scoring System for Waldenstrom macroglobulinemia (IPSSWM)*:1
I pazienti con WM possono essere classificati in 3 gruppi1:
Hb= emoglobina; IgM= Immunoglobulina M; OS= sopravvivenza globale
*L’IPSSWM è una collaborazione di 7 gruppi cooperativi internazionali che condividono raccolte di dati per creare un sistema di punteggio significativo a livello internazionale per i pazienti con WM che richiedono un trattamento terapeutico a causa della patologia sintomatica, secondo le raccomandazioni del gruppo di lavoro di Atene.1
Alla diagnosi, il 30-50% dei pazienti con WM è asintomatico e non necessità di terapia. Il rischio di progressione della malattia sintomatica è del 59% a 5 anni.2,3
Caratteristiche | IgM MGUS | WM asintomatica | WM sintomatica |
Gammopatia IgM sierica | <3 g/dL | ≥3 g/dL | qualsiasi valore |
Infiltrazione LPL del midollo osseo | <10% | ≥10% | ≥10%† |
Danno terminale/sintomi | No | No | Siǂ |
Iperviscosità | No | No | Si |
Peculiarità genetiche e marker | Delezione di 6q assente, MYD88 L265P (fino all’80% | Delezione di 6q, MYD88 L265P (90%), CD56- | Delezione di 6q (30-50%), traslocazione di IgH assente, MYD88 L265P (90%) |
Rischio di trasformazione | 1.5% per anno | 12 % per anno per i primi 5 anni, 68% per i 10 anni successivi | 5%-10% di rischio di DLBCL |
DLBCL, linfoma diffuso a grandi cellule B; IgH, gene codificante le catene pesanti delle immunoglobuline, IgM, immunoglobuline M; LPL, linfoma linfoplasmacitico; MGUS, monoclonal gammopathy of uncertain significance, gammopatia monoclonale di significato non determinato; WM, Waldenström’s macroglobulinemia, macroglobulinemia di Waldenström.
La tabella riporta alcune importanti caratteristiche differenziali delle gammopatie monoclonali IgM. La paraproteina IgM può essere presente in praticamente tutte le patologie linfoproliferative delle cellule B.† b I criteri clinici di Mayo richiedono almeno il coinvolgimento del 10% del midollo osseo da parte del LPL, mentre il Second International Workshop on WM (IWWM-2) ha eliminato la necessità della quantità minima del coinvolgimento della spina dorsale. ‡ Sintomi costituzionali: epatosplenomegalia, linfoadenopatia, anemia, iperviscosità, coinvolgimento degli organi solidi e rare lesioni litiche.
Tabella elaborata da Paludo, et al. 2016.4
Il sintomo iniziale più comune della WM è l’astenia progressiva causata da anemia5:
Astenia progressiva
Altri sintomi comuni sono5:
Sanguinamento
Manifestazioni neurologiche
Linfoadenopatia
Oltre ai sintomi associati ad altri tipi di linfoma non-Hodgkin (NHL), la WM presenta anche altri sintomi6,7:
Coinvolgimento di altri organi
Produzione eccessiva di IgM monoclonali
Crioglobulinemia
Neuropatia periferica
Sindrome da iperviscosità
Sintomatico Il paziente riferisce sintomi persistenti, come stanchezza, sudorazione notturna e febbre.8,9 | Asintomatico Il paziente senza sintomatologia potrebbe essere diagnosticato come conseguenza dei risultati di altre indagini diagnostiche.8 |
Test Il MMG valuta la storia clinica del paziente ed esegue un esame fisico. Potrebbe poi richiedere un esame del sangue (esame emocromocitometrico completo, livello delle immunoglobuline nel siero).8,9 | Richiesta di visita specialistica Se i risultati dei test fanno sospettare la WM, il MMG invia il paziente a consulto con uno specialista.8 |
Test Saranno effettuati due test fondamentali: la biopsia del midollo osseo e il test per rilevare la mutazione MYD88 L265P9 Potrebbero essere richiesti anche altri test: per la mutazione di CXCR4, della viscosità del siero, radiologici e tomografia computerizzata (TC) 8,9 | Valutazione La prognosi si determina usando il IPSSWM (International Prognostic Scoring System for WM).9 Le opzioni di trattamento saranno sintomo-dipendenti:
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La diagnosi della WM richiede la conferma istopatologica dell’infiltrazione midollo osseo (BM) da parte di cellule linfoplasmacitoidi monoclonali e la presenza di una qualsiasi quantità di proteine IgM monoclonali, confermata attraverso immunofissazione.9
La presenza di IgM monoclonali senza infiltrazione del midollo osseo non soddisfa i criteri diagnostici per la WM, perchè potrebbe corrispondere anche alla gammopatia monoclonale di significato non determinato (MGUS).9 La diagnosi differenziale è fondamentale, in quanto le IgM elevate sono caratteristiche anche del linfoma della zona marginale e del mieloma multiplo IgM, che costituisce l’1% circa di tutti i casi di mieloma multiplo.10 Per approfondimenti, fare riferimento alla «Valutazione Immunofenotipica».
L’infiltrazione midollo osseo (BM) da parte di cellule linfoplasmacitoidi clonali può essere confermata da studi immunofenotipici, che mostrano l’espressione di CD19, CD20, CD22 e CD79a.9
Circa il 90% dei pazienti con WM presenta la mutazione del gene MYD88(L256P)(myeloiddifferentiation primary response) nelle cellule linfoplasmacitoidi, il che potrebbe permettere la diagnosi differenziale dalle altre patologie morfologicamente simili.9
Tuttavia, MYD88(L256P) è presente anche nel 50-80% dei pazienti con IgM MGUS e potrebbe trovarsi anche in altri linfomi, come il linfoma della zona marginale. Inoltre, i pazienti potrebbero soddisfare i criteri immunofenotipici e clinici per la WM, ma avere anche altre mutazioni del gene MYD88 o un MYD88 wild-type.9
Il 30% circa dei pazienti con WM presenta mutazioni attivanti a carico del CXCR4. I test clinici per le mutazioni del CXCR4 non vengono raccomandati nella normale pratica clinica oltre l’ambito delle sperimentazioni cliniche.9
Esami di laboratorio sensibili, come la reazione a catena della polimerasi oligonucleotide allele-specifico (ASO-PCR), sono raccomandati per valutazioni immunofenotipiche.9
La sindrome di Bing-Neel (BNS) si verifica quando le cellule linfoplasmacitoidi si infiltrano in differenti aree del sistema nervoso centrale, come il parenchima cerebrale, le leptomeningi, la dura o il liquido cerebrospinale.
Normalmente, i sintomi nervosi derivati dalla WM sono causati da iperviscosità o da neuropatie demielinizzanti IgM-mediate.12
La BNS colpisce il sistema nervoso centrale e può provocare sei sintomi neurologici come:11,13
Mal di testa
Deficit cognitivi
Problemi di equilibrio
e deambulazione
Deficit sensoriali
(perdita di vista e udito)
I metodi utilizzati per la diagnosi della BNS sono i seguenti:12
Risonanza magnetica cerebrale
e della colonna vertebrale
Puntura lombare
per l’analisi del
liquido cerebrospinale
Analisi del liquor
Il liquido cerebrospinale (CSF) è analizzato tramite citometria a flusso e citologia per determinare la presenza di cellule linfoplasmacitoidi, la loro morfologia e la presenza di altri marker, come le IgM.12
Inoltre, la PCR del liquido cerebrospinale potrebbe essere utilizzata per determinare se un paziente presenta la mutazione MYD88L265P e altri riarrangiamenti nel gene IGH.11,14
BNS, Bing-Neel syndrome, sindrome di Bing-Neel; CSF, cerebrospinal fluid, liquido cerebrospinale; CXCR4, C-X-C chemockine receptor type 4, recettore delle chemochine C-X-C di tipo 4; DLBCL, diffuse large B cell lymphoma, linfoma diffuso a grandi cellule B; IgH, gene codificante le catene pesanti delle immunoglobuline, IgM, immunoglobuline M; LPL, lymphoplasmacytic lymphoma, linfoma linfoplasmacitico; MMG, medico di medicina generale; MGUS, monoclonal gammopathy of uncertain significance, gammopatia monoclonale di significato non determinato; PCR, polymerase chain reaction, reazione a catena della polimerasi; WM, Waldenström’s macroglobulinemia, macroglobulinemia di Waldenström.