L’IMPATTO DELL’INFEZIONE DA RSV

L’impatto della malattia nella popolazione adulta

Il virus respiratorio sinciziale (RSV) è sempre più riconosciuto come causa di malattia tra gli adulti ad alto rischio, inclusi quelli con patologie polmonari e cardiache croniche.3

L’impatto delle manifestazioni respiratorie acute associate all’RSV sui pazienti anziani (età ≥65 anni) è sostanziale.3

Una revisione sistematica della letteratura ha mostrato che in tutto il mondo l’infezione da RSV è stata responsabile di 336.000 ricoveri e circa 14.000 decessi tra gli adulti di ≥65 anni nel 2015, con un tasso di mortalità tra gli ospedalizzati dell'1,6% nei Paesi sviluppati e del 9,1% nei Paesi in via di sviluppo.3 Sia i ricoveri sia i decessi in ospedale sono stati maggiori tra i pazienti di età più avanzata (≥65 anni vs. 50-64 anni).3

Uno studio pubblicato nel 2022, a partire da un ampio campione di dati di pazienti ospedalizzati per RSV in Pennsylvania tra il 2015 e il 2018, ha mostrato un burden di malattia maggiore tra gli adulti di almeno 65 anni, con una frequenza per 100.000 abitanti di quella fascia di età (939/100.000) da 7 a 9 volte superiore a quella degli adulti di 18-64 anni (118/100.000).2

In linea con i risultati di altre ricerche, il 5,7% delle ospedalizzazioni per infezioni respiratorie acute era attribuibile all’RSV, con una percentuale lievemente più alta (6,4%) tra gli adulti più anziani.2

Il burden di malattia tra i pazienti immunodepressi è stato basso (42/100.000) rispetto a tutti gli adulti e agli anziani inclusi, ma è stato dieci volte superiore ai tassi riportati dal 1997 al 2012 (0,5-4,6/100.000);2 tuttavia, i pazienti immunosoppressi avevano il maggior burden relativo di ricoveri per RSV (1.288-1.562/100.000 individui immunosoppressi).2 Nelle donne in gravidanza, il carico di RSV variava da 0 a 808/100.000.2

In uno studio australiano, in cui sono state analizzate le ospedalizzazioni attribuibili all’RSV tra il 2009 e 2017, l’infezione da RSV è risultata essere una delle principali cause di ricovero non solo per i bambini piccoli, ma anche per gli anziani, tra i quali è stata individuata una sottostima sostanziale della frequenza di casi, più evidente a partire dai 75 anni.4 Secondo gli autori, i ricoveri attribuibili all’RSV sono stati in media circa 12.700 all’anno nel periodo 2009-2017, considerando sia la popolazione pediatrica che quella adulta.4

Inoltre, rispetto all'influenza, con la quale l'RSV condivide una stagione attiva, la variabilità della gravità tra le stagioni è minore con l'RSV, ma il carico clinico dell'RSV è maggiore rispetto a quello causato dal virus influenzale, con una durata media della malattia di 3 giorni in più per l'RSV.2

La morbidità e mortalità associate all’RSV tra gli adulti ospedalizzati sono maggiori rispetto a quelle causate dall’influenza, con un probabile impatto sulla sopravvivenza a lungo termine.5

Confronto tra RSV e virus influenzale tra pazienti adulti ospedalizzati di almeno 60 anni5

È stato osservato che anche dopo la dimissione dall’ospedale, una parte di pazienti ospedalizzati necessita di un maggiore livello di assistenza rispetto a prima del ricovero.6

L’impatto socioeconomico dell’infezione da RSV

Le infezioni delle vie respiratorie inferiori causate dal virus respiratorio sinciziale (RSV) spesso sono gravi e richiedono ricovero ospedaliero, talvolta in terapia intensiva, l’uso di ventilazione meccanica, comportano complicanze a lungo termine, sono fattore di stress per i caregiver e incidono sulla loro produttività lavorativa.1 Tutti questi fattori, si traducono in un maggiore consumo di risorse e costi sanitari.1

Per quanto riguarda la popolazione adulta, uno studio californiano condotto su una coorte di pazienti di almeno 60 anni, nel corso di 5 stagioni consecutive, ha registrato costi di ospedalizzazione per i pazienti RSV-positivi almeno pari a quelli sostenuti per i pazienti con influenza A/B.7

In Pennsylvania, nel corso di tre anni (2015-2018), l'addebito medio totale dei ricoveri per RSV è stato di circa $182 milioni.2 La maggior parte di queste spese ($ 122 milioni) era attribuibile agli anziani che costituivano il 70% dei pazienti ospedalizzati per infezione da RSV, mentre meno della metà ($ 59 milioni) era dovuta alle spese di ricovero di adulti più giovani.2

  1. Young M, Smitherman L. Socioeconomic impact of RSV hospitalization. Infectious Diseases and Therapy. 2021;10:35–45.
  2. Nowalk MP, D'Agostino H, Dauer K, Stiegler M, Zimmerman RK, Balasubramani GK. Estimating the burden of adult hospitalized RSV infection including special populations. Vaccine. 2022;40(31):4121-4127. doi: 10.1016/j.vaccine.2022.05.077. Pubblicato on line a giugno 2022.
  3. Shi T, Denouel An, Tietjen AK, Campbell I, Moran E, Li X. Global disease burden estimates of respiratory syncytial virus-associated acute respiratory infection in older adults in 2015: A systematic review and meta-analysis. 2020;222(Suppl 7):S577–S583.
  4. Nazareno AL, Muscatello DJ, Turner RM, Wood JG, Moore HC, Newall AT. Modelled estimates of hospitalisations attributable to respiratory syncytial virus and influenza in Australia, 2009-2017. Influenza Other Respir Viruses. 2022. doi: 10.1111/irv.13003. Pubblicato on line prima della stampa.
  5. Ackerson B, Tseng HF, Sy LS, Solano Z, Slezak J, Luo Y, et al. Severe morbidity and mortality associated with respiratory syncytial virus versus influenza infection in hospitalized older adults. Clinical Infectious Diseases. 2019;69(2):197–203.
  6. Goldman CR, Sieling WD, Alba LR, Silverio Francisco RA, Vargas CY, Barrett AE, et al. Severe clinical outcomes among adults hospitalized with respiratory syncytial virus infections, New York City, 2017-2019. Public Health Reports. 2021;333549211041545.
  7. Ackerson B, An J, Sy LS, Solano Z, Slezak J, Tseng HF. Cost of hospitalization associated with respiratory syncytial virus infection versus influenza infection in hospitalized older adults. Journal of Infectious Diseases. 2020;222(6):962–6.
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