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Nel 2020, Luka e altri ̴ 473.000* pazienti in Europa hanno ricevuto la diagnosi di carcinoma della prostata.1 Questi pazienti subiscono un impatto fisico negativo sulla loro qualità di vita, legato soprattutto alla sensazione di affaticamento e stanchezza, oltre al dolore.2
*Dato calcolato da ref. 1: 111.668 (Europa centro-orientale) + 170.032 (Europa occidentale) + 98.213 (Europa meridionale) + 93.431 (Europa settentrionale)1
Il paziente descritto è un soggetto di fantasia, ed è stato utilizzato solamente per scopi illustrativi.
Questa è lunga circa 3 cm, e pesa all’incirca 20 grammi. La sua funzione principale è quella di produrre circa un terzo del liquido seminale totale.3
Il tumore non si è diffuso nei linfonodi circostanti o in altri distretti corporei
Il tumore si è diffuso nei linfonodi circostanti ma non in altri distretti corporei
Il tumore si è diffuso in altri distretti corporei
Elaborazione grafica di dati da tabella, rif.4
Il carcinoma prostatico esordisce come cancro sensibile agli ormoni (HSPC), a questo stadio i pazienti non hanno ancora ricevuto o sono ancora sensibili alla terapia di deprivazione androgenica (ADT).6
Nel tempo subentra la resistenza all’ADT, e il tumore progredisce verso lo stadio resistente alla castrazione (CRPC).5
Il carcinoma della prostata è comune negli uomini anziani. Il rischio aumenta negli uomini caucasici sopra i 50 anni che non hanno familiarità con questo tipo di tumore e negli uomini afroamericani con più di 40 anni o uomini con familiarità per il tumore della prostata.
Si stima che il 20% dei pazienti con carcinoma della prostata abbia familiarità per la malattia. Tra i geni coinvolti nell’insorgenza di questo tumore ci sono HPC1, HPC2, MSR1, BRCA1 e BRCA2.
Varianti nel cromosoma 8q24 associate al carcinoma prostatico sono più comunemente riscontrate in uomini afroamericani. Inoltre, questi spesso mostrano una forma più aggressiva della malattia.
Esiste una correlazione positiva e significativa tra il carcinoma della prostata e la prostatite, definita come l’infiammazione della ghiandola prostatica.9
L’obesità è correlata positivamente al carcinoma prostatico e un elevato indice di massa corporea (BMI) è associato ad una maggiore aggressività della neoplasia e peggiore prognosi.
La dieta può esporre ad un maggiore rischio di carcinoma prostatico. Per esempio, studi hanno dimostrato una correlazione positiva tra la mortalità del carcinoma della prostata e l’assunzione giornaliera di carne, grassi e latticini.
Alcuni studi di coorte hanno evidenziato un rischio di 2-3 volte più elevato negli individui che fumano più di un pacchetto di sigarette al giorno rispetto ai non fumatori. I pazienti fumatori presentano un rischio raddoppiato di decesso per carcinoma della prostata, rispetto ai non fumatori.
L’esercizio fisico è uno dei fattori di rischio più facilmente modificabili per il carcinoma della prostata.
Nel 2020 ~473.000 uomini hanno ricevuto la diagnosi di carcinoma della prostata in Europa, e più di 108.000 sono deceduti. 10
Attualmente, 3 milioni di uomini in Europa sono affetti da carcinoma della prostata, e tale numero è destinato a salire a causa dell’aumento dell’età della popolazione. 11 L’età media alla diagnosi di carcinoma prostatico è di 66 anni,8 le proiezioni suggeriscono che entro il 2060 ci sarà un aumento di 32 milioni di uomini con più di 65 anni. 11
un test con elevata sensibilità che individua la crescita del tessuto prostatico. 13
un esame condotto manualmente dal medico, che tramite la palpazione della ghiandola prostatica cerca eventuali segni della presenza del cancro. 4 È una procedura particolarmente utile per tumori della prostata situati nella zona periferica 3
Che utilizzano gli ultrasuoni attraverso la parete rettale per guidare l’ago bioptico durante il prelievo tissutale. 4
Che utilizzano gli ultrasuoni attraverso la pelle nella zona tra lo scroto e l’ano per guidare l’ago bioptico durante il prelievo tissutale. 4
Stanchezza e affaticamento sono le manifestazioni fisiche principali del carcinoma prostatico. 2 Altri sintomi comuni includono: 4
I pazienti con carcinoma della prostata metastatico presentano una riduzione di circa il 70% del tasso di sopravvivenza a 5 anni, rispetto ai pazienti con malattia localizzata o localmente avanzata 4
In uno studio retrospettivo aggregato sul carcinoma prostatico, circa il 56% dei pazienti presentava metastasi rilevabili alla diagnosi. 14 Un tempo al raddoppio del PSA inferiore ai 10 mesi è indice di un elevato rischio di progressione di malattia per il paziente. 15
Il carcinoma prostatico metastatico ha un impatto molto forte sul paziente, sia dal punto di vista fisico che mentale. 2
Le metastasi vengono rilevate più frequentemente nelle ossa (78%), nel fegato (37%) e nei polmoni (30%).
La distribuzione delle metastasi può però variare in base al paese: le metastasi epatiche sono poco frequenti in Inghilterra e Francia (entrambe 19%), ma molto più frequenti in Germania, Italia e Spagna (46%, 47% e 32% rispettivamente). 16
Secondo la survey di Janssen OncologyEMEA «Carcinoma prostatico: vivere, non soltanto sopravvivere»: 2
dei pazienti con carcinoma della prostata sentono di non poter più fare ciò che amavano fare prima di ricevere la diagnosi.
dei pazienti che hanno riferito un impatto fisico negativo della malattia lo hanno collegato a stanchezza e affaticamento.
dei pazienti riferisce che l’aspetto maggiormente inficiato dalla malattia è l’intimità con il partner.
Sappiamo che il tempo a disposizione dei pazienti oncologici è spesso compromesso dall’impatto fisico ed emotivo che la malattia ha su di loro. Il nostro scopo è quello di migliorare la qualità di vita, di assicurarci che i pazienti possano godere al meglio del tempo che gli resta. Per fare ciò, lavoriamo allo sviluppo di nuovi trattamenti e nuovi endpoint innovativi per i nostri trial clinici, come la sopravvivenza libera da metastasi. 17
Il nostro scopo è quello di rendere il cancro gestibile e, in definitiva, curabile. Ecco perché lavoriamo senza sosta per aiutarla nel fornire ai suoi pazienti con tumore alla prostata il trattamento migliore al momento giusto, così che questi possano avere un futuro migliore.
L’intervento chirurgico principale è la prostatectomia radicale, in cui l’intera ghiandola prostatica e parte del tessuto circostante (vescicole seminali) vengono rimossi. 18
Vengono utilizzati raggi ad alta energia per uccidere le cellule tumorali. 18
20-40% dei pazienti che subiscono prostatectomia radicale e il 30-50% dei pazienti trattati con radioterapia vanno incontro a recidiva biochimica entro 10 anni 21
Il carcinoma della prostata metastatico resistente alla castrazione (mCRPC) corrisponde circa al 7% dei casi totali di cancro alla prostata in Europa 21
La sopravvivenza globale mediana dalla diagnosi di mCRPCè di circa 21 mesi 20
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ACRONIMI:HSPC, carcinoma prostatico sensibile agli ormoni; ADT, terapia di deprivazione androgenica; CRPC, carcinoma prostatico resistente alla castrazione; AR, recettori androgenici; HPC, Hereditary prostate cancer; MSR, macrophage scavenger receptor; BRCA, breast cancer gene; BMI, indice di massa corporea; ER, esplorazione rettale; mCRPC, carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione.
CP-370320