In un precedente approfondimento abbiamo presentato i diversi livelli della comunicazione e gli elementi che concorrono a definire lo stile comunicativo individuale. Oggi ancora più che in passato i clinici devono acquisire competenze in ambito comunicativo per poter dialogare in modo efficace con i propri pazienti e costruire un rapporto fiduciario ottimale. Analizziamo ora, dunque, le tecniche e le competenze chiave che permettono di raggiungere questo ambizioso obiettivo.
L’importanza dell’ascolto
Prima di tutto occorre ascoltare il paziente, tenendo in considerazione ogni tipo di feedback anche non verbale. Saper ascoltare implica la capacità di fermarsi quando ci si accorge che l’altro vuole parlare, accettare un parere diverso dal proprio senza squalificarlo o contestarlo a priori, controllare il proprio temperamento dimostrando pazienza ed evitando di commentare o distrarsi durante l’esposizione altrui e, infine, esercitare intelligenza emotiva, che significa dimostrare empatia nei confronti dell’altra persona e anticipare i suoi bisogni.
L’ascolto non deve essere passivo, ma deve dimostrare interesse e attenzione per il punto di vista dell’altro, quindi è sempre consigliabile chiedere chiarimenti, informarsi su dettagli che sono stati magari omessi e domandare come si sente il paziente, quali sono le sue paure e speranze.