Comunicazione digitale tra medico e paziente: tutti i benefici nella relazione terapeutica

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La relazione medico-paziente è un elemento che appartiene alla pratica clinica, spesso trascurata o sottovalutata sebbene da essa dipende la fiducia del paziente e quindi anche una corretta diagnosi e un trattamento efficace. Da tempo si sta cercando di riportare tale relazione al centro del processo di cura, dando sempre più importanza alla comunicazione. Cosa accade, tuttavia, se gli strumenti digitali, l’intelligenza artificiale e addirittura la robotica prendono il sopravvento?

Innanzitutto, è importante ricordare che, sebbene la tecnologia abbia fatto enormi passi avanti in pochissimi anni, alcune implementazioni sono ancora futuristiche e servirà tempo affinché diventino pratica quotidiana comune: tempo utile per stabilire un ruolo della comunicazione medico-paziente all’interno dell’intero processo.

In generale, sappiamo che a oggi è difficile che l’operatore sanitario possa essere completamente sostituito: anche nei casi di riabilitazione tramite robotica, il fisioterapista deve essere sempre presente per comunicare con il paziente, controllarne i miglioramenti e mettere a punto piani efficaci di riabilitazione. Anzi, è probabile che l’operatore sanitario, grazie all’aiuto offerto dall’intelligenza artificiale, avrà in futuro maggiori possibilità di dedicarsi al paziente tramite l’ascolto attivo.

Entrando nello specifico, nel tema della comunicazione digitale tra medico e paziente, è bene ricordare che con questo termine ci si riferisce all’utilizzo di strumenti e tecnologie digitali che possano facilitare lo scambio di informazioni, la consulenza medica, la gestione delle cure. Questa definizione, quindi, non comprende solo e-mail e sistemi di messaggistica istantanea, ma anche altri canali come piattaforme, sistemi per meeting in videochiamata, applicazioni etc.

Mille modi per comunicare

Come abbiamo visto, i metodi più semplici e immediati per comunicare tra medico e paziente sono senza dubbio le-mail e la messaggistica istantanea. Questi strumenti vengono utilizzati da alcuni ambulatori per prendere appuntamenti, inviare documenti elettronici come impegnative ed esiti di esami, dopo o prima della visita fisica in presenza, fornire informazioni in caso di dubbi che non richiedono la presenza: per esempio, sulla posologia di un farmaco già prescritto e di cui si è discusso o una domanda non urgente su alimentazione e attività fisica.

Sistemi più complessi sono invece i portali sanitari o siti online. Qui, i pazienti possono avere a disposizione un proprio spazio che raccoglie tutte le loro informazioni sanitarie, come referti, storico delle visite, prescrizioni. Questi spazi spesso sono appannaggio del SSN e variano da Regione a Regione. In alcuni casi offrono anche servizi di messaggistica istantanea con il medico oppure la possibilità di prendere un appuntamento per una visita specialistica o un esame diagnostico. Esistono repository anche per singole strutture private o pubbliche, che raccolgono il materiale medico specifico per quel paziente all’interno di quella singola struttura: una sorta di cartella clinica elettronica.

Salendo sempre di più verso la complessità del sistema, ricordiamo che anche la telemedicina fa parte degli strumenti di comunicazione medico-paziente o medico-medico. In questo caso è possibile eseguire una visita da remoto, confrontarsi con altri specialisti, proporre diagnosi, trattamenti e monitorare i pazienti in caso di malattie croniche e di fattori di rischio importanti. In questo caso viene meno la presenza fisica poiché non è previsto un momento di visita in presenza.

Le app per la salute, invece, si collocano in parte all’interno dei servizi di telemedicina: possono essere utilizzate per monitorare i parametri vitali o legati a patologie croniche, registrandoli per poi trasmetterli al medico. Possono anche aiutare il paziente a gestire la terapia, segnalando al medico eventuali dimenticanze, una scarsa compliance o la possibilità di interazioni con altri farmaci.

Vantaggi e svantaggi della comunicazione digitale

Gli strumenti di comunicazione digitale hanno sicuramente agevolato e reso più semplice e immediata la comunicazione medico-paziente, soprattutto per tutte quelle necessità pratiche e burocratiche che prima avrebbero richiesto ore in sala d’attesa, code infinite per il paziente e pochissimo tempo per il medico da dedicare ai suoi assistiti. La comunicazione e il trasferimento di informazioni, grazie a questi sistemi, diventano più efficienti, veloci e accessibili.

Tra i vantaggi, quindi, possiamo annoverare:

  • Comodità: La comunicazione digitale consente ai pazienti di contattare i medici in modo rapido, evitando spesso lunghe attese in sala d'aspetto o chiamate telefoniche. Prendere un appuntamento, ricevere un’impegnativa, risolvere un dubbio, trasferire gli esiti degli esami non è mai stato così facile e veloce.
  • Accessibilità: le informazioni - affidabili e vagliate dal medico - sono di più facile accesso. Il medico può trasferire al paziente materiale che spieghi sintomi, patologie e trattamenti.
  • Monitoraggio remoto: medici possono monitorare i pazienti a distanza, consentendo un trattamento più personalizzato e tempestivo.
  • Miglioramento della compliance terapeutica: i medici possono inviare promemoria, avvisi e istruzioni ai pazienti attraverso messaggi digitali, aumentando così la probabilità che i pazienti seguano correttamente i piani di trattamento prescritti.

Questo tipo di comunicazione può coinvolgere maggiormente il paziente, grazie a una partecipazione più attiva al processo di cura.

Tra le criticità, tuttavia, non dobbiamo dimenticare l’importanza della sicurezza dei dati e della privacy. Trasmettere dati sensibili attraverso sistemi digitali può essere rischioso in caso di attacchi informatici e violazioni di privacy. È necessario implementare sistemi di sicurezza informatica adeguati. Anche i problemi tecnici possono essere una criticità: errori di connessione, guasti software e hardware etc. possono ritardare e inficiare la comunicazione medico-paziente.

Inoltre, è importante considerare anche il divario digitale, ovvero l’impossibilità per tutti i pazienti di accedere a Internet, di avere le competenze e le possibilità tecnologiche per farlo. In questo modo anziché essere inclusivo, questo sistema di comunicazione diventa esclusivo e appannaggio solo per una fetta di popolazione.

Possono esserci fraintendimenti, errori di comunicazione e il paziente potrebbe percepire una mancanza di empatia e di coinvolgimento da parte del medico: l’eventuale assenza della componente non verbale del linguaggio può causare incomprensioni nonché la sensazione da parte del paziente di non essere adeguatamente preso in carico.

Infine, è bene non abusare della messaggistica e delle mail per gestire situazioni troppo complesse che richiederebbero una visita in presenza.

Nel complesso, la comunicazione digitale medico-paziente, all’interno di un sistema equilibrato tra tecnologie digitali e visita in presenza, è un sistema veloce, efficace e utilissimo per migliorare la pratica clinica, la presa in carico del paziente, eliminando disagi, ritardi, difficoltà dovute a tempi di attesa molto lunghi. È quindi un bene che sia utilizzata in tutti gli studi medici, educando il cittadino al suo utilizzo.

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Pubblicato

February 7, 2024