Violenza contro il personale sanitario: come comportarsi?

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Crescono le aggressioni negli ospedali e negli ambulatori. Il Ministero della Salute ha pubblicato delle raccomandazioni per la prevenzione di questi episodi mentre dal sindacato FpCgil arriva un vademecum per gestire situazioni di difficoltà.

Che sia fisica o verbale poco importa. La violenza sul lavoro, come la definisce l'agenzia statunitense che si occupa di sicurezza e salute sul posto di lavoro (National Institute of Occupational Safety and Health - Niosh), è “ogni aggressione fisica, comportamento minaccioso o abuso verbale che si verifica sul posto di lavoro”. Ed è, in particolar modo in ambito sanitario, molto più diffusa di quanto si possa pensare. Stando alle stime dello statunitense Bureau of Labor Statistics, per gli operatori sanitari il tasso di incidenza di atti di aggressione è pari a 9,3 per 10 mila, contro il 2 per 10 mila nei lavoratori delle industrie del settore privato. Eppure, questi episodi di violenza vengono ancora oggi sottostimati.

La violenza sugli operatori in Italia

Non fa eccezione l'Italia dove, sebbene manchino vere e proprie statistiche sulla diffusione di atti di violenza sul lavoro (o perché di difficile definizione oppure perché non vengono denunciati o le vittime tendono ad aspettare o indugiare) le cronache riportano un numero sempre maggiore di aggressioni nei confronti degli operatori sanitari. A fornire un'idea a riguardo, per esempio, è un'indagine pubblicata a marzo del 2022 e curata dalla Sovrintendenza sanitaria centrale dell'Inail, da cui è emerso che in 4 anni (2016-2020) sono stati più di 12mila i casi codificati come violenze, aggressioni, minacce, con una media di 2.500 casi l'anno, il 75% dei quali contro le donne. In particolare, dei 1.144 partecipanti al sondaggio (45% medici e 44% infermieri), il 40% ha dichiarato di aver subito almeno un'aggressione; la più comune è stata la molestia (42%), poi la minaccia (35%) e le aggressioni verbali (10%). Per quanto riguarda le reazioni delle vittime, dal report è emerso che il 33% degli operatori ha riferito di avercela fatta da solo ad affrontare la violenza, mentre il 27% ha chiesto aiuto a un'altra persona. La denuncia di infortunio all'Inail è stata comunicata dal 12% degli operatori, mentre il 4% lo ha fatto alle Forze dell'Ordine.

Prevenzione e come difendersi

“Gli atti di violenza a danno degli operatori sanitari costituiscono eventi sentinella che richiedono la messa in atto di opportune iniziative di protezione e prevenzione”, si legge in una nota del Ministero della Salute pubblicata a corredo delle “Raccomandazioni per prevenire gli atti di violenza a danno degli operatori sanitari”, redatte proprio per incoraggiare l'analisi dei luoghi di lavoro, dei rischi associati a ogni specifica situazione e l'adozione di iniziative che ne favoriscano la prevenzione o ne attenuino gli esiti. Solo recentemente il Ministro della Sanità ha proclamato il 12 marzo come la Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e sociosanitari, anche a seguito dell'approvazione della legge 113/2020 “Disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie”.

Proprio per questo, il sindacato FpCgil ha diffuso un vademecum con una serie di comportamenti da seguire in situazioni potenzialmente a rischio per i lavoratori, per la tutela di se stessi e dei colleghi.

  1. Mantenere una condotta che freni l'escalation del comportamento aggressivo: presentarsi, usare un linguaggio semplice e comprensibile, negoziare, non dare ordini, modulare la distanza e non toccare il potenziale aggressore sono solo alcuni esempi.
  2. Quando si è con un paziente o un suo familiare, bisogna inoltre valutare sempre la possibilità che possa verificarsi un'azione violenta. Per questo, quindi, bisogna non lasciare oggetti pericolosi sulla scrivania, ascoltare il paziente o il parente “difficile” ed evitare di rimanere da soli, mantenendo sempre una via di fuga.
  3. Nel caso in cui non si riesca a ristabilire la normalità è opportuno attivare la vigilanza interna e se la situazione è a grave rischio evolutivo, allertare le Forze dell’Ordine.
  4. Nel caso di aggressione, invece, ecco alcuni consigli pratici per difendersi. Se si viene afferrati per un polso è necessario, per indurre a lasciare la presa, piegare le braccia al gomito e ruotarle rapidamente contro il pollice dell'aggressore. Se, invece, si è afferrati dai capelli, bisogna riuscire a controllare la mano che ha afferrato, abbassarsi e cercare di portarsi alle spalle dell'aggressore, risalendo e obbligandolo così a lasciare la presa per mancanza di equilibrio. “Se si viene afferrati per il collo nel tentativo di strangolamento, abbassare il mento verso lo sterno per proteggere la zona critica”, recita il vademecum. “In caso di morso, spingere a fondo la parte morsa, verso la bocca del paziente, esercitando una forte compressione con tutto il corpo. Se si riesce a chiudere le narici dell'aggressore, avendo difficoltà a respirare, lascerà la presa”.

La prevenzione, tuttavia, passa anche dall'organizzazione sanitaria. Le strutture sanitarie, infatti, devono mettere in atto interventi di prevenzione della violenza tramite, per esempio, la promozione del benessere organizzativo, della diffusione delle buone prassi in materia di sicurezza, dello svolgimento di corsi di formazione per il personale sanitario. “Sicuramente - concludono dal sindacato - le campagne denigratorie messe in atto in questi anni a vari livelli contro il personale sanitario e il continuo de-finanziamento del sistema sanitario nazionale, che porta al taglio dei servizi e alla diminuzione della loro qualità anche attraverso il continuo taglio al personale, stanno mettendo tutti i lavoratori in condizioni sempre più difficili”.

FONTI

  • Ministero della Salute, Raccomandazione per prevenire gli atti di violenza a danno degli operatori sanitari
  • Inail, Violenza contro gli operatori sanitari
  • FpCgil, Stop aggressioni al personale sanitario. Prendiamoci cura di chi ci cura

CP-371666

Pubblicato

June 9, 2023