Sanità Digitale: perché approfittare dei servizi digitali per medici

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Con il termine Sanità Digitale ci si riferisce a quell’insieme di strumenti e programmi, per lo più software ma a volte anche dispositivi medici, che permettono una digitalizzazione delle procedure mediche e sanitarie a vari livelli, nonché un’assistenza da remoto e un cambio di paradigma a livello gestionale. Il termine è molto generico e comprende sia servizi già disponibili, sia tutto ciò che potrà in futuro, quando e se opportunamente potenziato, dematerializzare il processo di cura e il patient journey: dall’appuntamento con il medico fino al follow up passando per diagnosi e trattamento.

Sanità Digitale? Qualche esempio pratico!

Come abbiamo detto, all’interno del termine ombrello “Sanità Digitale” possiamo considerare diverse funzionalità, applicazioni, strumenti. In particolare, tuttavia, è importante ricordare ciò che fa già parte – o dovrebbe fare parte – del nostro Sistema Sanitario Nazionale e cosa potrebbe trovare spazio in futuro.

Uno dei primi e più importanti strumenti a disposizione è sicuramente il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) e la sua parente stretta, la Cartella Clinica Elettronica (CCE). Il primo strumento è la raccolta in digitale di tutti i referti, le visite specialistiche, i dati, le diagnosi e i trattamenti del paziente. Lì c’è tutta la storia clinica del paziente, che può essere consultata da qualsiasi medico vi abbia accesso. Può servire anche per un confronto tra specialisti, abbinando la consultazione del FSE con la cosiddetta telemedicina, ovvero la possibilità di visitare il paziente da remoto e di connettersi tra medici afferenti a dipartimenti o strutture diverse.

La CCE, invece, è uno strumento della struttura ospedaliera che viene aperta in fase di ricovero e chiusa con le dimissioni: contiene le visite, i referti, la diagnosi e la terapia che occupano il periodo di degenza del paziente. Fa parte anch’essa del FSE. Entrambi gli strumenti permettono di far circolare più facilmente e velocemente le informazioni sul paziente tra reparti diversi o tra medici diversi. Anche il farmacista può prendere parte a questa condivisione, aiutando il paziente a gestire la terapia farmacologica e a evitare interazioni tra farmaci.

La telemedicina, già nominata, è un altro settore esplorato dalla sanità pubblica. Si tratta di poter sostenere esami diagnostici e di monitoraggio in luoghi decentrati rispetto all’azienda ospedaliera principale, come per esempio in farmacia o a volte anche al domicilio del paziente. Inoltre, sempre a distanza, è possibile sostenere visite mediche, anche con più di uno specialista, partecipare a programmi di riabilitazione fisica o cognitiva, farsi addirittura operare da un chirurgo distante geograficamente tramite l’utilizzo di un robot. La telemedicina può riguardare anche sessioni di confronto tra specialisti localizzati in luoghi differenti.

Un altro esempio è dato dall’intelligenza artificiale nelle sue varie forme, come per esempio l’utilizzo della realtà aumentata e virtuale per la riabilitazione cognitiva e fisica attraverso dispositivi indossabili, joystick e computer oppure per la formazione di personale medico e sanitario o anche per trattamenti di tipo psicoterapeutico.

Infine, possiamo citare tutte le app, siti e chatbot utilizzati per la gestione degli appuntamenti, la diffusione di informazioni mediche corrette (per esempio su stili di vita, diagnosi e terapie), per agevolare la diagnosi o la gestione di alcuni sintomi o per monitorare la terapia e gli eventuali eventi avversi.

Tutti questi sistemi – e altri ancora – hanno conseguenze importanti sulla percezione stessa della propria salute e del proprio benessere. Questi strumenti non solo agevolano gli aspetti organizzativi della cura, ma permettono di rendere sempre più efficienti e veloci le diagnosi, i trattamenti e le azioni di prevenzione.

Servizi digitali per medici: tutti i vantaggi della Sanità Digitale

Il medico ha dei vantaggi innegabili nell’aderire alla digitalizzazione delle pratiche mediche. Innanzitutto, un miglioramento generale delle prestazioni mediche: le informazioni sul paziente sono a disposizione in modo rapido, immediato e completo. Alcune CCE di livello più elevato possono addirittura aiutare il medico stesso a formulare una diagnosi o a capire più velocemente quale protocollo adottare e quale trattamento suggerire. Il miglioramento della precisione della diagnosi, raggiungibile in tempi più rapidi, è sicuramente il primo dei vantaggi che qualsiasi strumento digitale può offrire. Basti pensare anche alla robotica e ai progressi nelle tecniche di imaging, uniti a confronti costanti con i colleghi tramite sistemi da remoto – che riducono gli errori e portano a un maggior lavoro di squadra –, alle cartelle cliniche intelligenti: ecco che sarà possibile in futuro offrire screening sempre più minuziosi ed efficienti.

La Sanità Digitale può migliorare la gestione dei pazienti cronici, che richiedono monitoraggi costanti, tramite dispositivi medici indossabili che possono misurare e tenere traccia di alcuni parametri e offrire anche una risposta terapeutica in tempo reale. I medici possono essere avvisati per tempo sulle condizioni di un paziente e questo può contribuire a salvare vite in contesti di emergenza.

Infine, la Sanità Digitale permette un’ottimizzazione della gestione dei processi logistici e amministrativi attraverso, per esempio, la possibilità di prendere appuntamenti online o con l’uso di chatbot per triage, richieste che non necessitano di visite in ambulatorio, richieste di informazioni.

Non dimentichiamo, infine, che uno dei vantaggi indiretti dell’utilizzo di questi sistemi è dato dalla grande quantità di dati creati, raccolti e analizzati. I cosiddetti Big Data possono aiutare enormemente la ricerca e quindi anche la pratica clinica futura.

Criticità e prospettive future

Come sempre, le criticità del settore sono trasversali e riguardano:

  1. Criticità nella privacy e nella sicurezza dei dati.
  2. Rischio che non vi sia un accesso equo e uguale per tutti alla diagnosi precoce, al trattamento e al follow up costante a causa di difficoltà socioculturali o economiche.
  3. La possibilità che vi siano errori dovuti a software e programmazione non adeguata.
  4. Necessità di investire enormi quantità di denaro e risorse per implementare questi sistemi.

Nonostante queste problematiche, sicuramente la Sanità Digitale è l’unica direzione nella quale può andare la medicina, sfruttando nel modo migliore le novità nel campo tecnologico e informatico, con l’obiettivo di migliorare sempre di più l’efficienza della diagnosi, del trattamento e del follow up e più in generale con l’intento di garantire una miglior qualità di vita e benessere per tutti.

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Pubblicato

January 31, 2024