E' entrato in vigore all'inizio del 2022 con l'obiettivo di rendere più omogenei i processi con cui si svolgono le sperimentazioni. La corsa all'adeguamento è partita.
Raggiungere l'armonizzazione dei processi di presentazione, valutazione e supervisione delle sperimentazioni cliniche in tutta l'Unione Europea, con la garanzia di standard elevati per la sicurezza dei partecipanti e la trasparenza delle informazioni. È questo l'obiettivo del Regolamento europeo (n.536/2014) sui trial clinici, emanato nel 2014 ed entrato in vigore il 31 gennaio 2022. “Lo scopo è promuovere l'innovazione e la ricerca nell'UE, facilitando la conduzione di studi clinici più ampi in più Stati membri dell'UE/paesi SEE”, precisano dall'Agenzia europea dei medicinali (EMA).
Quali sono i principali cambiamenti?
È previsto, tuttavia, un periodo di transizione di tre anni. Nel dettaglio
A gestire il CTIS e la pubblicazione dei suoi contenuti nella sezione pubblica sarà l'EMA mentre l'autorizzazione e supervisione delle sperimentazioni cliniche resteranno sotto la responsabilità degli Stati membri.
L'EMA, inoltre, ha messo a disposizione un programma di formazione per aiutare gli sponsor, le autorità competenti e i comitati etici a prepararsi al CTIS. Innanzitutto, per poter usare il portale bisogna avere un account EMA (chi non lo ha può registrarsi tramite la gestione account dell'EMA), mentre per le organizzazioni potrebbe essere necessario completare fasi di registrazione aggiuntive in base all'approccio di gestione degli utenti scelto per il CTIS. Una volta entrati, per ottenere l'approvazione normativa per un trial clinico, servirà presentare un unico modulo di domanda di sperimentazione clinica e un fascicolo di supporto. “Il CTIS - spiegano dall'Agenzia europea - sosterrà i processi operativi quotidiani durante l'intero ciclo di vita di una sperimentazione clinica e fornirà la supervisione normativa delle sperimentazioni cliniche e gli strumenti per la supervisione e il monitoraggio”. Per ulteriori approfondimenti sul portale basta consultare il manuale pubblicato sul sito dell'EMA, mentre per il training si può utilizzare il programma di formazione online, presente sempre sul sito dell'Agenzia.
FONTI
CP-371666