Telemedicina in farmacia: scopri come ottimizzare il servizio

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Il concetto di telemedicina – nato già negli anni ’60 nei laboratori della NASA – si è imposto all’attenzione dei cittadini e degli operatori a causa dell’emergenza pandemica vissuta a partire dal 2020, quando molti servizi di screening, monitoraggio e prevenzioni sono stati sospesi per poi trovare una nuova forma all’interno delle farmacie. La telemedicina nasce in ambito ospedaliero come sistema di trasmissione di referti ed esami a distanza.

La telemedicina in farmacia si è sviluppata grazie al bisogno di decentralizzare le cure e di rendere più territoriale la gestione di pazienti anziani, spesso con malattie croniche e invalidanti, che a volte vivono in aree remote e poco accessibili.

Cosa si intende per telemedicina

Secondo la definizione presente nel documento del Ministero: linee guida nazionali, la telemedicina è “una modalità di erogazione di servizi di assistenza sanitaria, tramite il ricorso a tecnologie innovative, in particolare alle Information and Communication Technologies (ICT), in situazioni in cui il professionista della salute e il paziente (o due professionisti) non si trovano nella stessa località”.

Questo significa che la telemedicina comporta l’utilizzo di sistemi informatici e digitali, di una connessione internet per il trasferimento di dati e informazioni, video e immagini, in modo che il medico o l’operatore sanitario possano attuare le loro prestazioni a distanza, senza la presenza fisica del paziente.

La telemedicina in farmacia

La telemedicina può essere utilizzata per screening e diagnosi, trattamento e follow up dei pazienti. Possiamo parlare di telemedicina, per esempio, nel caso dei servizi di prevenzione o di monitoraggio che possono essere offerti dalle farmacie, come:

  • Controllo della glicemia e del colesterolo
  • Elettrocardiogramma
  • Holter pressorio
  • Holter cardiaco
  • Dermoscopia
  • Polisonnografia
  • Spirometria.

I vantaggi di recarsi in farmacia anziché rivolgersi a una struttura ospedaliera sono tanti:

  1. Si riducono i tempi di attesa e si migliora l’efficienza delle prestazioni.
  2. Si riducono i viaggi fuori dal proprio quartiere o dal proprio centro cittadino. La telemedicina consente ai pazienti di accedere a servizi medici senza dover recarsi fisicamente in una clinica. Questo è particolarmente utile per coloro che vivono in aree remote o che hanno difficoltà a spostarsi.
  3. Si riduce la permanenza in un luogo a rischio di infezioni, soprattutto nel caso di pazienti anziani.
  4. Si riducono i costi.
  5. La farmacia può ampliare e fidelizzare la sua clientela.
  6. Si crea una comunicazione virtuosa: i risultati vengono comunicati direttamente al medico in digitale (tramite il fascicolo sanitario elettronico).

Come ottimizzare i servizi offerti

La farmacia di servizi non è solo telemedicina, ma comprende anche interventi di counseling al cittadino, di educazione e prevenzione, di monitoraggio dell’aderenza terapeutica, l’erogazione di servizi di follow up e di corretto utilizzo dei farmaci, con conseguente attenzione anche alle reazioni avverse possibili.

Per poter svolgere tutte queste nuove funzioni, è fondamentale:

  1. Investire nella tecnologia, in modo da poter svolgere televisite a distanza con specialisti e avere strumenti affidabili per la gestione di dati e informazioni da trasmettere al medico di medicina generale o allo specialista.
  2. Investire nella formazione del personale, che deve essere in grado di stabilire una comunicazione bidirezionale con pazienti e medici, utilizzare gli strumenti tecnologici necessari, saper eseguire gli esami di screening e monitoraggio.
  3. Saper collaborare con i medici, in modo da creare una sinergia utile per tutti gli attori coinvolti.
  4. Promuovere all’esterno i servizi offerti dalla farmacia, attraverso attività di marketing online, l’utilizzo dei social media e di attività di comunicazione fisiche tradizionali (opuscoli, locandine, adesivi sulle vetrine…)
  5. Raccogliere i feedback dai pazienti e dal personale per poter identificare situazioni di criticità o servizi nei quali è necessario apportare miglioramenti.

La telemedicina in ambito ospedaliero

In ambito ospedaliero e specialistico, la telemedicina si declina attraverso alcuni servizi specifici, che coinvolgono gli specialisti all’interno di centri di eccellenza o ospedali e che, qualora coinvolgano il paziente, possono essere comunque erogati in farmacia, al domicilio del paziente o nello studio del medico di medicina generale. Abbiamo in particolare, tre modalità di interazione:

  1. La Televisita, quando il paziente e il medico entrano in contatto tramite una connessione video. La visita può essere sostenuta in farmacia o al domicilio del paziente.
    PAZIENTE - MEDICO
  2. Il Teleconsulto, quando a mettersi in comunicazione sono due medici o due specialisti, per discutere una diagnosi, un piano terapeutico o gli esami clinici di un paziente. È una consulenza tra professionisti che non prevede l’intervento del paziente. Le informazioni del paziente devono tuttavia essere accessibili in digitale per tutti gli attori coinvolti. Fa parte del teleconsulto anche la refertazione di esami specialistici a distanza che poi verranno trasmessi al paziente e al suo medico.
    MEDICO - MEDICO
  3. La Telecooperazione, secondo la definizione delle linee guida del Ministero, è “un atto consistente nell’assistenza fornita da un medico o altro operatore sanitario ad un altro medico o altro operatore sanitario impegnato in un atto sanitario. Il termine viene anche utilizzato per la consulenza fornita a quanti prestano un soccorso d’urgenza”. Il paziente deve essere presente in tempo reale.
    MEDICO - MEDICO - PAZIENTE

Inoltre, possiamo annoverare anche la telechirurgia – interventi chirurgici a distanza tramite robot che prevedono il coinvolgimento di specialisti – e il telemonitoraggio del paziente con malattie croniche o in riabilitazione.

Prospettive

La telemedicina in ambito ospedaliero, che coinvolge le farmacie in quanto enti in grado di decentralizzare la cura, è sicuramente un’opportunità non solo da cogliere ma anche da potenziare, per garantire un equo accesso alle cure, una presa in carico continuativa, senza far sentire il paziente abbandonato a sé stesso, miglioramenti nella gestione del piano terapeutico, un controllo maggiore sulla prevenzione. Per poter migliorare e ottimizzare questi servizi occorre investire nella formazione del personale, nella strumentazione tecnologica, nella comunicazione affinché tutti gli attori coinvolti, dal paziente allo specialista, possano percepire i vantaggi e fidarsi di questi strumenti.

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Pubblicato

February 28, 2024