Personal branding per i professionisti della salute

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Personal branding è un concetto utilizzato nel marketing che può essere applicato a qualsiasi settore, incluso quello medico.

Si tratta infatti di tutte quelle azioni attive volte a creare una reputazione online e offline che vanno a generare una percezione positiva della propria persona, che diventa, appunto, il Brand. In pratica si tratta di mettere in atto buone pratiche di marketing e comunicazione esattamente come avviene per un marchio legato a un prodotto o a un’azienda – una bibita famosa, una ditta di scarpe, un marchio dello sport – ma in questo caso il marchio è la persona.

Questo perché si tratta di professionisti che non vendono prodotti ma competenze e prestazioni, come i medici e i professionisti della salute.

Il personal branding è importante per diversi motivi, vediamoli insieme.

Perché il personal branding è importante, anche per i professionisti della salute?

Innanzitutto, è bene essere consapevoli del fatto che le persone utilizzano i motori di ricerca, i social e altri strumenti online per fare ricerche non solo sulle malattie, sui sintomi e su eventuali trattamenti fai-da-te, cosa che viene ovviamente sconsigliata, ma anche per capire a quale medico rivolgersi quando si ha necessità di una visita specialistica.

I medici e i professionisti della salute, anche se non curano la loro presenza online, saranno comunque rintracciabili: profili personali, CV presenti sul sito dell’azienda sanitaria per la quale si lavora, LinkedIn se lo si utilizza.

Poiché la presenza online – unita al passaparola e alle recensioni – fa propendere per un medico anziché un altro, è chiaro che essere online attivamente è il primo passo per farsi conoscere in modo professionale, con informazioni, valori, competenze che si vogliono veicolare, senza subire passivamente ciò che circola in rete sul proprio conto.

Come fare personal branding in ambito clinico?

Per fare personal branding servono alcune competenze nell’utilizzo di strumenti e mezzi di comunicazione online (e in parte anche offline). Si possono utilizzare i social media, il sito web personale/blog, le proprie pubblicazioni, piattaforme collettrici di profili professionali in campo sanitario, YouTube, collaborazioni con riviste divulgative.

Tutti questi strumenti servono per raccontarsi. Per raccontare la propria professione, le proprie competenze, distinguersi dalla concorrenza, diventare Opinion Leader all’interno di un settore specifico o di una nicchia e creare infine un canale di comunicazione con il proprio “pubblico”, in questo caso con i propri pazienti.

Il personal branding permette anche di creare un legame di fiducia: se i contenuti sono validi, testimoniano professionalità, conoscenza, bravura, risolvono problemi, mi permettono di ampliare le mie conoscenze su un tema a me caro e trasmettono valori nei quali mi ritrovo, è probabile che vorrò rivolgermi a quel medico o professionista della salute quando ne avrò bisogno e lo consiglierò ad amici e parenti.

Quindi, per prima cosa è importante avere un’idea di quali strumenti utilizzare, su quali piattaforme appoggiarsi e soprattutto di cosa parlare.

Non basta mettere il proprio CV, raccontare la propria carriera e i servizi offerti nel proprio studio o ambulatorio. È importante anche creare contenuti scientifici e medici di valore. Per esempio, attraverso un blog, nel quale si condividono articoli inerenti tematiche di salute e prevenzione legate al proprio campo.

Alcuni suggerimenti utili

  1. Valutare il tempo a disposizione e concentrarsi su un solo canale, per iniziare. Poi si potrà ampliare con video, immagini, contenuti più interattivi.
  2. Curiosare su siti e blog di altri professionisti simili per poter farsi un’idea di alcune regole di comunicazione valide per tutti.
  3. Scegliere un tono, un target e un argomento sul quale puntare.
  4. Studiare prima di scrivere e adeguare la propria scrittura al pubblico di riferimento.
  5. Curare anche gli aspetti grafici, per rendere sito, blog o pagine social più accattivanti.
  6. Curare la comunicazione: rispondere a commenti, domande e dubbi di chi legge è importante.
  7. Essere metodici e costanti. Aggiornare il proprio blog o i social a cadenza regolare è fondamentale per non perdere pubblico e acquisire di nuovo.
  8. Fare in modo che la propria professionalità sia chiara e riconosciuta: diventare Opinion Leader in un’area specifica è un ottimo biglietto da visita.
  9. Essere coerenti e veicolare anche dei valori, una mission, un modo di porsi.
  10. Non sbilanciarsi con opinioni, ma solo argomentazioni pertinenti, mediche e scientifiche.

Alcuni esempi di personal branding medici ben riusciti

Tra i vari medici più famosi che conosciamo grazie ai social e alla comunicazione online e offline è importante citarne alcuni.

Alessandra Graziottin. È una ginecologa e sessuologa molto famosa. Il suo sito è ricco di contenuti e molto curato. Scrive per diverse testate divulgative, ha all’attivo numerose pubblicazioni scientifiche. Si occupa di divulgare informazioni su ginecologia e sessualità in modo preciso, chiaro e utile. In questo modo aiuta il paziente a orientarsi nelle informazioni, offrendo contenuti scientificamente validi.

Salvo Di Grazia. Ginecologo, ha esordito con un blog dedicato allo smascheramento delle bufale sulla salute soprattutto legate alla medicina alternativa. Successivamente ha aperto un canale YouTube con lo stesso scopo. È diventato un punto di riferimento del settore del debunking, collaborando poi con diverse testate e scrivendo importanti libri sul tema.

Il personal branding dei casi più eclatanti, come per esempio il prof. Burioni, può essere un esempio per comprendere alcuni meccanismi di comunicazione, scegliere un target e un tono di voce, capire su quale aspetto della medicina e della propria professione focalizzarsi, ricordando sempre che deve essere la risposta a un bisogno del proprio target di riferimento. Altri esempi più semplici e meno famosi possono essere più alla portata di chiunque e hanno comunque l’obiettivo di farsi conoscere come professionisti competenti, validi e con le giuste qualità che portano i pazienti a sceglierci.

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Pubblicato

February 7, 2024