Femtech: come si evolve il mercato dell'assistenza sanitaria per le donne

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Il termine Femtech, che letteralmente in inglese sarebbe Female Technology ovvero tecnologia femminile, è stato coniato da Ida Tin, fondatrice di Clue, un’app per il monitoraggio del ciclo mestruale. Il significato di questo termine è strettamente connesso alle carenze nel campo sanitario e nel settore benessere femminile. Vediamo perché.

Per prima cosa, è importante dire che con il termine Femtech si identificano tutte quelle tecnologie, i prodotti e i servizi sanitari tecnologici dedicati alla salute delle donne e al loro benessere, a partire dalla considerazione di quanto siano tenute in poco conto le differenze fisiologiche e biologiche tra uomo e donna nel settore salute. Basti pensare che le sperimentazioni cliniche sui farmaci sono fatte su uomini del peso di 70 kg, mentre le donne - che possono dare risultati diversi proprio a causa delle oscillazioni ormonali dovute al ciclo mestruale - sono state a lungo escluse.

Mentre la medicina di genere si occupa di tutte le differenze mediche e sanitarie tra i sessi biologici, non solo quelle collegate all’apparato riproduttivo, ma anche quelle legate al metabolismo dei farmaci e alla differenze di incidenza e prevalenza di alcune malattie, la Femtech si occupa soprattutto di dispositivi tecnologici connessi al ciclo mestruale, alla fertilità, alla menopausa e alla gravidanza.

Questo settore sta conoscendo una rapida crescita per diversi motivi:

  1. La maggior consapevolezza da parte delle donne delle loro esigenze; la maggior libertà sessuale e le conquiste del femminismo contribuiscono all’empowerment delle donne.
  2. La necessità di essere padrone della propria salute e di poter gestire il proprio benessere riproduttivo e sessuale.
  3. La perdita di tabù legati al ciclo mestruale, ma anche alla gravidanza – diventata cosa pubblica – e alla menopausa della quale si parla sempre di più senza remore.
  4. L’interesse delle donne per applicazioni, dispositivi e strumenti tecnologici legati alla salute e al benessere. Questo mercato è senza dubbio più di impatto a livello economico che un corrispettivo maschile sempre in tema di salute e benessere.

Questi motivi hanno sicuramente contribuito al successo di app, dispositivi e strumenti, dando origine al termine Femtech che ne indica la caratteristica peculiare: è una tecnologia esclusivamente per le persone biologicamente femmine.

Quali sono le soluzioni pensate per le donne?

Come dicevamo, la Femtech è orientata per lo più a soluzioni che riguarda l’apparato riproduttivo e la sessualità: dispositivi per la fertilità e la pianificazione familiare, app per monitorare il ciclo mestruale e tenere traccia di sintomi, date, attività connesse a una determinata fase, tecnologie per gestire la gravidanza, dando informazioni sulla crescita fetale e consigli per la salute della madre, prima e dopo il parto.

La Femtech offre anche soluzioni per la salute sessuale femminile, inclusi dispositivi per la stimolazione sessuale, applicazioni per l'educazione sessuale e supporti per problemi come la disfunzione sessuale femminile e la menopausa.

L’app per monitorare il ciclo mestruale

Tra queste soluzioni, spicca per importanza, utilizzo e generazione di dati, l’app per il monitoraggio del ciclo mestruale. Vi sono innumerevoli strumenti che offrono servizi basici gratuiti e Premium a pagamento. Tra i servizi base vi è la possibilità di registrare l’avvenuta mestruazione e avere un’agenda elettronica che ricorda quando arriverà la prossima mestruazione e in quale fase del ciclo si è, se ci sono anomalie, se i cicli sono troppo brevi o lunghi. Si possono anche registrare i sintomi, che nella versione Premium possono essere analizzati, le attività praticate, l’umore, le sensazioni e le emozioni sperimentate. Queste app offrono anche articoli informativi sulla salute della donna, che vanno dall’educazione al piacere sessuale fino a informazioni in caso di rapporti non protetti a rischio. Alcune somministrano questionari per valutare alcuni aspetti della sindrome premestruale. Queste app generano una quantità di dati enorme, che può fornire informazioni importantissime a livello medico e di ricerca sulla fertilità, il ciclo mestruale, le patologie connesse, ma anche sulla sessualità e sul piacere femminile.

Meno connessi a questi temi, ci sono invece applicazioni e servizi dedicati alla salute mentale femminile, che – come si è visto grazie alla medicina di genere – è più spesso afflitta da ansia, depressione e stress, a causa di un carico familiare maggiore, di oscillazioni ormonali più importanti o delle differenze socio economiche e culturali che mettono più facilmente la donna in condizioni di vulnerabilità (difficoltà lavorative, economiche, burnout, aggressioni e maltrattamenti, stupri, gravidanze indesiderate).

Infine, la Femtech può offrire assistenza personalizzata attraverso dispositivi indossabili pensati e studiati proprio sulla base delle esigenze individuali delle donne.

Se la consapevolezza e un maggior accesso all’istruzione, nonché la diminuzione di tabù sono una delle cause che ha permesso alla Femtech di evolvere, è anche vero che sono entrambe anche due conseguenze di questa rivoluzione. La Femtech contribuisce a migliorare la qualità delle informazioni disponibili e rende più facile l’accesso a temi come prevenzione delle malattie, salute sessuale e riproduttiva e benessere legato al ciclo mestruale. Si è passati dal considerare normali dolori invalidanti, sintomi difficili da gestire come sbalzi d’umore, aumento del peso, emicranie a pretendere una diagnosi chiara o un trattamento appropriato per gestire tali disturbi. L’endometriosi, la vulvodinia, il vaginismo e la sindrome premestruale sono patologie che fino a poco tempo non erano nemmeno diagnosticate oppure ricevevano diagnosi tardive e spesso senza possibilità di trattamenti.

Anche la riduzione dei tabù è sia causa sia conseguenza dell’avvento della Femtech: di temi femminili si parla sempre più spesso, con meno imbarazzo e remore.

La Femtech, quindi, è in grado di ridefinire e ridisegnare il concetto stesso di salute delle donne, proprio come sta accadendo con la medicina di genere. In questo caso, le donne hanno a disposizione innovazioni tecnologiche per far fronte a fasi particolari della vita o aspetti del proprio benessere e della propria salute passati a lungo sotto silenzio: ciclo mestruale, sessualità, salute mentale femminile. Sono tutti temi poco esplorati in passato che grazie a dispositivi e app possono essere approfonditi, modificando la qualità e l’accessibilità dell'assistenza sanitaria femminile.

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